lunedì 19 luglio 2010

Il flirt ha i minuti contati

L’intesa tra colleghi nasce durante il break. La ‘legge di Cupido’ funziona così.
‘Oggi ci sono tre grandi opportunità per conoscere nuove persone: internet, le vacanze, in cui includo le gite domenicali, e il lavoro, la pausa pranzo in particolare’. Loick Roche è direttore associato del dipartimento di Pedagogia e ricerca nella École de management di Grenoble.
Nel suo ultimo saggio Cupido al lavoro (Castelvecchi), affronta le relazioni affettive e sessuali nelle aziende e negli altri luoghi professionali. Statistiche alla mano l’esperto di scienze gestionali, che vanta nel curriculum anche due dottorati in Filosofia e in Psicologia, arriva persino a formulare la ‘Legge di Cupido’: ‘Ogni uomo e donna, in funzione dell’anzianità lavorativa e del numero di persone che fanno parte del loro ambiente professionale, daranno vita a un numero preciso di relazioni intime sul luogo di lavoro’. E, naturalmente, la percentuale maggiore di queste storie nasce nel break di mezzogiorno. ‘Perché si tratta di un momento a mezz’aria’, chiarisce Roche. ‘Siamo sospesi tra lo stress dell’ufficio e il mondo esterno. Abbiamo voglia di tornare alla ‘vita’, allora siamo pronti al dialogo, alla battuta, alla complicità.. E alla seduzione. In questo caso il lavoro diventa una semplice scusa per stabilire un contatto umano e costruire dell’altro’.
Il flirt da pausa pranzo, poi, ha un vantaggio e un difetto: ‘È un rapporto a tempo con dei limiti netti – un’ora al massimo -, un ottimo antidoto contro la noia. Ma la controindicazione è che se si esaurisce l’interesse, è complicato evitare l’altra persona’.

A. S.

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