venerdì 26 marzo 2010

Amica, 24 aprile 1973

SE LUI NON È RASATO È VERO CHE LEI GLI DICE NO?

Gino Bramieri (comico e attore): ‘La barba cresce tanto lentamente che, se mia moglie dovesse trasformarsi in una donna frigida per questo, farebbe in tempo a diventare bisnonna!’.

Gianni Garko (attore): ‘Di solito frequento donne molto ‘sciolte’ e perciò senza problemi’.

Corrado Pani (attore): ‘Ci sono uomini in gamba e ci sono uomini fresconi, con o senza barba’.

Ugo Tognazzi (attore): ‘Penso che a una donna dia più fastidio una barba rasata male’.

Lina Wertmüller (regista): ‘Mio marito Enrico ha sempre avuto la barba e la nostra unione è felice, riuscitissima’.

Lucio Dalla (cantante): ‘È vero: la maggior parte degli uomini che ho conosciuto avevano un che di effeminato. Come se uno con la barba avesse paura di sembrare troppo truce, quasi un baubau’.

Alfredo Bini (produttore cinematografico): ‘Non si tratta di pelo, ma di virilità’.

martedì 16 marzo 2010

Infopovero

Infopovero è colui che non ha una sufficiente competenza informatica e non domina le nuove tecnologie.
Nella società moderna, con la sua deriva verso una gestione dei servizi attraverso gli strumenti più aggiornati, significa perdere il contatto con il mondo che ci circonda. Per questo la fusione del prefisso info- con l’aggettivo povero risulta efficace: chi è infopovero rischia di restare emarginato, senza lavoro, di essere povero e basta. La prima attestazione della parola risale al 1998, in un’intervista di Tancredi Bianchi, allora presidente dell’Associazione Bancaria Italiana: gli infopoveri erano in quel contesto i bancari di vecchia generazione, sostituiti con un piano pluriennale dagli inforicchi, ricchi di conoscenza tecnologica.
Chi oggi non sa leggere una bolletta telematica o non sa ricercare informazioni sulla rete, rischia di avere sempre meno accesso a qualunque tipo di informazione. E così, grazie all’abiguità funzionale del prefissoide info-, già usato in questa accezione in parole come infosfera e infografico, infopovero sembra destinato a ricoprire un significato di ‘povero di informazione’. Del resto l’informatica è un’’informazione automatica’: per avere un accesso completo all’informazione, oggi non resta che arricchirsi sempre più dei suoi automatismi.

Marco Biffi