sabato 10 luglio 2010

La manutenzione delle scarpe di cuoio

Che si tratti di mocassini o décolletées, per le scarpe di cuoio vanno usati lucidi di colore simile a quello delle scarpe; è da evitare il lucido neutro che tende a ingrigire la tomaia. Meglio usare spazzole di setola naturale e non abbondare con il lucido: un eccesso di grasso rischia di otturare i pori della pelle. Per finire si strofina un panno o un guanto di lana sintetica. Dopo una decina di lucidature, le scarpe vanno sgrassate con liquidi a base di trielina; per le macchie residue si usa una spugnetta imbevuta con sapone neutro.
Le ricette della nonna suggeriscono alternative alla lucidatura: uno straccio imbevuto di latte, l’interno delle bucce di banana o, ancora, delle scorze di limone.
Prima del cambio stagionale le scarpe si ammorbidiscono con olio di lino tiepido e si ripongono in un ambiente secco e lontano da fonti di calore in sacchetti di lana o di cotone (non di plastica). Un tendiscarpe (meglio se di legno) conserva la forma della scarpa. Le solette invece aiutano ad allungare la durata delle scarpe perché assorbono l’umidità del piede; ma è importante toglierle dopo l’uso e farle asciugare e aerare l’interno della scarpa.

Stefania Romani

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