sabato 5 giugno 2010

È il momento di pensare al salvadanaio

Se Alan Greenspan, l’ex presidente della Federal Reserve che ha ammesso di ‘non aver capito’, si fosse chiamato Alanis..
Se Bernard Madoff, l’ex presidente del Nasdaq ricordato per la truffa da 65 milioni di dollari, si fosse chiamato Bernadette..
E se Adam Applegart, che ha spinto le masse inglesi a reclamare i propri soldi agli sportelli della traballante Northem Rock, fosse stato Eva..
Non sarebbe scoppiata la crisi finanziaria.
Riesce difficile immaginare una versione femminile di Jérôme Kerviel, il trader che da solo ha causato perdite miliardarie alla Société Générale giocando con i plain vanilla, tra le forme più primitive degli strumenti derivati. Le donne, anche quando ‘truffano’, restano portatrici di una cultura pre-metropolitana: nella stragrande maggioranza dei casi si limitano a fare la cresta sui conti della spesa, operazione che si configura come una semplice alterazione di ‘fare agresto’ (N.B. ‘Fare agresto’ – da cui fare la cresta – spiega il Dizionario Enciclopedico Italiano, indicava l’abitudine contadina di ‘fare il succo d’uva acerba’, cioè con quell’uva sottratta al padrone perché non matura).
E da vere signore continuano a non parlare di soldi in prima persona, neanche su internet. Le parole donne e denaro cliccate nelle varie lingue nei motori di ricerca rimandano, dopo una schermata dedicata ai seminari, approfondimenti, tesi (www.tesionline.it), libri di esperti, a testimoniare una questione dibattuta e tuttora controversa, ad aforismi (www.gallito.eu), consigli per gli acquisti (fr.shopping.com/xPO), siti modaioli o a sfondo sessuale; e nei blog sono gli uomini a prendere la parola: ‘Donna è importante per te, angelo in terra, il vil denaro?’ (it.answers.yahoo.com/index?). Le parole uomini e denaro invece ci conducono ai loro consigli-problemi di investimento, e ad articoli storici che ne propongono le gesta guerresche, perché ‘la fame di denaro è roba da uomini’ (www.diregiovani.it/gw/producer/dettaglio.aspx?_doc=22698).
Vuole un luogo comune che a tradire e a confinare in uno stato di minorità le donne, potenzialmente abili investitrici e prudenti amministratrici, sia un rapporto emozionale con il denaro, che le spinge a fare acquisti per celebrare il bello o riscattare il brutto e non per necessità, finendo per comprare a caro prezzo nelle ricorrenze e trascurando le sezioni positive del mercato, direbbe un sedicente esperto di Borsa. Forse il difetto di serenità nei confronti dei soldi (il 29 per cento delle inglesi si arrovella sui debiti contingenti di famiglia mentre gli uomini, che pur vivono mediamente sette anni di meno, pensano ai fondi pensione – fonte Experian) si deve anche a troppe fiction, se è vero quanto racconta una tesi di Matteo Borsacchi all’Università La Sapienza di Roma: ‘Nello sviluppo narrativo delle fiction il denaro è spesso associato all’opera di un diabolus ex machina che interrompe il ciclo armonico delle tradizioni familiari per introdurvi il conflitto’. Fiction? Nella realtà i dissidi per questioni di soldi tra le coppie vengono subito dopo i litigi sui suoceri.
Ora, se non si vuole essere costrette ancora a lungo a:
a) leggere e rileggere Suze Orman che in Woman and Money ci dice che interessarsi alle proprie risorse economiche serve all’autostima: ‘La vera sfida è imparare ad accettare che, per avere davvero potere sulla tua vita, devi fare le mosse economiche giuste per te.. La paura e la vergogna ti tengono sconnessa da te stessa e dalle tue finanze’.
b) partecipare a manifestazioni del tipo ‘Il Denaro fa bene alle donne’, come quella organizzata dal Raiffeisen Investment Club al Kurhaus di Merano, con l’obiettivo di dimostrare che informarsi sul denaro dà la stessa gioia che si prova a spenderlo.
c) fare gruppo, come le partecipanti allo Smart Ladies Investment Club, importante esempio di associazionismo di donne-trader in Europa, o le 100 Women in Hedge Funds, il cui scopo è ‘creare una struttura robusta ed efficiente’ che combatta lo scetticismo generale..
.. tocca riscrivere la realtà, e la fiction. Nella mia, Alanis sostituisce Alan, Bernadette fa dimenticare Bernard ed Eva rimpiazza Adam e tutte insieme, con antica saggezza contadina, rendono agresto per acerba.

Carla Ferron
Amica

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