martedì 11 maggio 2010

C’è chi vuole mettere il bavaglio a internet

C’è chi vuole mettere il bavaglio a internet e infila di soppiatto commi maligni in provvedimenti che parlano d’altro. Non è più uno scandalo, succede ormai due o tre volte l’anno, magari prima o poi ci riescono.
Ci sono sei italiani su dieci che non sanno nemmeno cosa sia una banda larga e dodici milioni di famiglie che vivono senza un pc, che non è urgente come un lavoro perduto, certo, ma può aiutarti a ritrovarlo un lavoro, a crescere, a riqualificarti. A connetterti con il mondo che corre.
C’è una classifica che misura il grado di innovazione dei paesi europei. Si chiama European Innovation Scoreboard, esamina 29 indicatori e prevede quattro categorie: i leader, i follower, gli innovatori moderati e quelli che devono recuperare. Noi siamo i moderati, ma siamo così moderati da essere gli ultimi dei moderati, Grecia, Spagna e Portogallo ci hanno sorpassato. Praticamente siamo fermi, anzi arretriamo. Verso Malta. Poi, nonostante tutto, più forti di tutti, ci siete voi.
Ho passato una notte a guardarvi uno per uno. Ho aspettato la mezzanotte del 30 settembre, quando chiudeva il termine per partecipare ad I love Internet mandando una clip che spiegasse perché internet ci cambia la vita, perché questa rete infinita di persone e pensieri porterà a un mondo migliore, anzi lo sta già creando (e se vi chiedono dove, rispondete pure: ovunque si stabilisca una connessione fra pensieri positivi, una condivisione della conoscenza, una unione di forze lontane grazie a questa straordinaria piattaforma tecnologica).
Ho aspettato mezzanotte perché i video continuavano ad arrivare. Ora dopo ora, fino all’ultimo minuto. E in quei video c’eravate voi, la vita quotidiana, l’amicizia, l’amore, il divertimento, il lavoro (per tutti quelli che dicono che internet è una cosa astratta, virtuale).
In quei video, anche in quelli che non lo affermavano esplicitamente, c’era un’altra idea di pace e di democrazia che un giorno non lontano intenet porterà. La rivoluzione pacifica prossima ventura. Io ci credo.

Riccardo Luna

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